Se sei un imprenditore e titolare di un’azienda o di un’attività artigianale o commerciale e necessiti un prestito per finanziare l’attività di business, per acquisire le materie prime, i beni strumentali e tutte le risorse necessarie per il ciclo produttivo della tua azienda, può optare per i finanziamenti assistiti con titolo cambiario dedicati al mondo corporate.
I finanziamenti con cambiali sono una valida alternativa alle forme tradizionali di erogazione del credito e permettono a tutti i titolari di Partita Iva di vedersi erogato un capitale finanziario in maniera assolutamente rapida e veloce, previa valutazione del merito creditizio del soggetto richiedente, della valutazione dello stato di salute e di benessere del ciclo aziendale e delle garanzie presentabili dal contraente del prestito.
Nel collettivo immaginario di ogni imprenditore commerciale si è radicata l’idea che i prestiti con cambiali diano la possibilità di vedersi erogato un capitale finanziario di importo basso e, generalmente, insufficiente da parte delle imprese.
In effetti, la realtà non è così in quanto l’offerta commerciale e creditizia degli istituti di credito e, ancora di più, da parte dei mediatori creditizi e degli agenti in attività finanziaria, è volta a superare anche i 50/60 mila euro, restituibili in cambiali. Vediamo in questa guida quali intermediari finanziari e creditizi sono in grado di soddisfare la domanda del mondo aziendale, a quali condizioni e offerte commerciali. Prima, vediamo che cos’è il titolo cambiario e quale normativa lo disciplina.
Finanziamenti assistiti con il titolo cambiario: Legge cambiaria
Per quanto concerne la disciplina legislativa il Regio Decreto n. 1669 del 14/12/1933 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.292 del 19/12/1933) sostituisce la previgente normativa in materia di cambiali, contenuta nel codice del commercio e, oggi recepita nella Legge cambiaria. Questa fonte normativa che risale al 1933, tuttavia, è ancora moderna e rivalutata dal punto di vista della prassi commerciale, in particolare per prestiti cambializzati dedicati ai privati che al mondo delle aziende di piccola-media dimensione e di grande dimensione. Interessante ed ancora vigente è il dettato dispositivo contenuto all’articolo 1 della Legge Cambiaria concernente la disciplina dell’emissione e della forma del titolo cambiario:
“La cambiale contiene:
1) la denominazione di cambiale inserita nel contesto del titolo ed espressa nella lingua in cui esso è redatto;2) l’ordine incondizionato di pagare una somma determinata;3) il nome, il luogo e la data di nascita ovvero il codice fiscale di chi è designato a pagare (trattario);4) l’indicazione della scadenza;5) l’indicazione del luogo di pagamento;6) il nome di colui al quale o all’ordine del quale deve farsi il pagamento;7) l’indicazione della data e del luogo dove la cambiale è emessa;8) la sottoscrizione di colui che emette la cambiale (traente).”