Per i soggetti protestati, cattivi pagatori, senza busta paga o casalinghe, in pratica per tutti coloro che hanno problemi di accesso al mercato del credito e sono considerati soggetti non bancabili, l’unico escamotage e strada percorribile per sottoscrivere un prestito è quello di rilasciare una cambiale unica con l’intero importo da rimborsare, ovvero il montante del prestito (capitale erogato + interessi) o rilasciale tante cambiali sottoscritte e regolarmente bollate quanti sono i mesi della durata di ammortamento del prestito.
In pratica, la cambiale che assiste il prestito ha la funzione di strumento di pagamento, di titolo di credito e per, il beneficiario soggetto creditore del prestito, anche la funzione di garanzia. Non a caso, qualora, l’obbligazione cambiaria non venga correttamente e puntualmente adempiuta, il soggetto debitore e sottoscrittore (obbligato principale del prestito cambializzato) si ritroverebbe a rispondere dell’obbligazione con il proprio patrimonio personale e con i propri beni.
Per questo, in caso di prestiti di elevati importi, le banche o le società finanziarie richiedono il contestuale rilascio di una garanzia reale come il caso del pegno o di una garanzia ipotecaria. Vediamo di capire meglio, in questa guida, come procedere con la sottoscrizione di un prestito di importo esiguo, un piccolo prestito di importo 2.000 euro.
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Finalità del capitale d’importo 2.000 euro
Si appella piccolo prestito quell’ammontare che viene richiesto a titolo di finanziamento, il cui capitale finanziario non superi i 5.000 euro. Nel caso in cui si intenda richiedere un prestito di 2.000 euro, si verrebbe a parlare di piccolo prestito, la cui finalità può essere l’acquisto di un piccolo elettrodomestico, un cellulare, uno smartphone, un tablet, un computer, un viaggio, un piccolo intervento chirurgico, cure mediche estetiche o meno, un corso di formazione, un corso di studi o di Perfezionamento o un Master o, semplicemente, il capitale finanziario richiesto può essere utilizzato per esigenze di liquidità aggiuntiva, per fare fronte a spese impreviste ed urgenti. Tuttavia, trattandosi di piccolo prestito, non è necessario specificare e dichiarare la motivazione per la quale si richiede il prestito di importo 2.000 euro.
Iter di valutazione del merito creditizio
Trattandosi di un prestito assistito dal titolo di credito rappresentato dalla cambiale e di importo inferiore ai 5.000 euro, venendosi a qualificare come piccolo prestito cambializzato, per poter accendere tale tipologia di prestito, occorre o rivolgersi presso un qualsiasi istituto di credito locale o presso un’Agenzia in attività finanziaria o presso una Società di mediazione creditizia. Ancora, più veloce e semplice è la strada di accesso al credito cambializzato mediante presentazione della domanda di richiesta inoltrata telematicamente (on line), i cui punti di forza sono ascrivibili ai seguenti: velocità di valutazione e di erogazione, semplicità, affidabilità e possibilità di fruire del prestito cambializzato a domicilio.
Una volta scelto il canale di accesso al credito, si procede con la presentazione della documentazione relativa alla propria situazione personale ed anagrafica con l’inoltro di un documento d’identità o di riconoscimento in corso di validità, codice fiscale, bolletta di utenza domestica e l’invio della documentazione reddituale quale busta paga (se soggetti dipendenti), Certificazione Unica (ex CUD) per i soggetti autonomi titolari di Partita IVA (artigiani e commercianti) e cedolino della pensione per i soggetti pensionati. La documentazione reddituale e patrimoniale con l’analisi della pregressa storia di affidabilità creditizia (visionabile dalle Banche dati CRIF) sono oggetto di valutazione attenta da parte del consulente creditizio, il quale rigetta o approva l’istruttoria, comunicando l’esito entro 48 ore dal ricevimento della domanda.
Garanzie richieste (eventuali)
Per quanto concerne la contestuale richiesta del rilascio di garanzie reali a tutela dell’obbligazione assunta e sottoscritta dal debitore, l’ente erogatore e creditizio può richiedere il rilascio di una garanzia di pegno, regolato dal codice civile all’articolo 2784 e seguenti. Il pegno è un diritto reale, una garanzia avente la funzione di assicurare la soddisfazione di un credito; con il pegno la cosa mobile rimane riservata al soddisfacimento del creditore che, in caso di inadempimento del debitore, si soddisferà sul bene a preferenza degli altri creditori. Come recita l’articolo 2784 e seguenti del Codice civile “Il pegno è costituito a garanzia dell’obbligazione dal debitore o da un terzo per il debitore. Possono essere dati in pegno i beni mobili, le universalità di mobili, i crediti e altri diritti aventi per oggetto beni mobili“.
Simulazione del piano di ammortamento
Riportiamo a titolo di esempio, la simulazione del piano di ammortamento di un prestito cambiario il cui importo è di 2.000 euro da rimborsare entro 12 mesi:
Rata | € 179,96 (comprensiva di spese mensili) |
TAEG | 10,27% |
Importo erogato | € 2.000,00 |
Importo finanziato | € 2.066,00 |
TAN fisso | 6,15% |
Totale da rimborsare | € 2.175,47 |
Spese iniziali | Istruttoria: € 0,00 Imposte: € 16,00 |
Spese periodiche | Mensili: € 2,00 – Annuali: € 2,00 |
Costi assicurativi | € 66,00 |